domenica 30 dicembre 2007

Grazie Anna!










































Con chiarezza e competenza Anna Calzi ci ha aperto giovedì 27 scorso le pagine del suo Diario d'Africa dopo due mesi di stage medico in un lebbrosario della Costa d'Avorio. Riportiamo qui alcune immagini dell'incontro e uno degli audiovisivi proiettati durante la serata. Grazie al Gruppo Ritrovo e a tutti i partecipanti, alla prossima!



mercoledì 26 dicembre 2007

Diario d'Africa

"Ridete in faccia a tutti coloro che vi parleranno
di prudenza, di opportunità,

che vi consiglieranno di mantenere l'equilibrio,
di coloro che mettono in scatola la loro vita
e che pensavano alla pensione già quando succhiavano il biberon.
Approvate o denunciate, ma fatelo ad alta voce, a viso scoperto.
Non permettete che si bari intorno a voi.
Siate voi stessi e sarete vittoriosi.
E poi soprattutto credete nella bontà del mondo.
Vi sono nel cuore di ogni uomo dei tesori d'amore:
tocca a voi farli venire alla superficie.
Dite a voi stessi che la più grande disgrazia che vi possa accadere
sia di non essere utili a nessuno e che questa vita non serva a nulla.
Fino a quando sulla terra ci sarà un innocente che avrà fame,
che avrà freddo, che sarà perseguitato,
fintanto che vi sarà sulla terra una carestia
che si può evitare o una prigione dispotica,
nè io nè voi avremo diritto di riposare."
dalla Lettera ai giovani di Raoul Follereau

Un saluto e un augurio di Buon Natale a tutti! Abbiamo il piacere di invitarvi al secondo appuntamento pubblico del Centro Culturale Candiasco dal titolo "Diario d'Africa". Giovedì 27 dicembre alle ore 21.00, presso il Ritrovo Parrocchiale A.N.S.P.I. di Casarza Ligure (via Sottanis, 2) si terrà un incontro/testimonianza con Anna Calzi, laureanda in medicina, che ha recentemente svolto uno stage di due mesi presso l'Istituto Raoul Follereau di Adzopè in Costa d'Avorio. Anna ci racconterà, attraverso immagini, suoni e appunti di viaggio, l'Africa conosciuta in un lebbrosario.

lunedì 12 novembre 2007

"Ormai" lo dici a tua sorella!

Ce l'abbiamo fatta. Ieri sera il Centro Culturale Candiasco ha finalmente aperto i battenti. Non eravamo tantissimi ma nemmeno pochi, tutti comunque interessati. Fra frizzi e lazzi abbiamo visto il provocatorio film su quel gran santo che era Thomas More e lo abbiamo discusso come da programma, senza forzature né faciloneria: chi voleva dire la sua la diceva, chi voleva solo stare a sentire stava a sentire. In libertà.
E' stato confortante. Qualcuno ha ancora voglia di interrogarsi, di capire, di confrontarsi. Senza arrendersi all'"ormai". Vorremmo continuare a farlo anche in altre occasioni e in altre forme. Le vostre idee naturalmente sono le benvenute.
Un sentito ringraziamento al Gruppo Ritrovo per la cortese ospitalità: ne abuseremo ancora. E un caloroso saluto a tutti i candiaschini. A presto.

sabato 20 ottobre 2007

Se cuminse!

Venerdì 19 ottobre, con un incontro tra i primi sparuti interessati fondatori, il Centro Culturale Candiasco ha dato inizio alla propria attività! Ci siamo interrogati sull'idea di Centro con cui siamo giunti a questo momento di primo confronto, sulle nostre aspettative in merito a un'esperienza di questo tipo e quindi sulle possibili piste di metodo che potremmo seguire nonchè sulla cadenza degli incontri.
Abbiamo così pensato che il prossimo appuntamento potrebbe consistere in un cineforum con dibattito e cena conviviale da tenersi domenica 11 novembre dalle 19 in luogo e con referenti per la partecipazione all'incontro da confermare a breve.
"Il suo è un silenzio che assorda, tanto rimbomba per tutta l'Inghilterra..."
E' una delle espressioni più celebri della splendida sceneggiatura del film che abbiamo pensato di proporre al cineforum, ovvero Un uomo per tutte le stagioni, capolavoro di F. Zinnemann del 1966, vincitore di 6 premi Oscar e ispirato alla vicenda di sir Thomas More nell'inghilterra del 1538 alla corte di Enrico VIII.

sabato 7 luglio 2007

Manifesto

L’idea del Centro Culturale Candiasco nasce dal desiderio di un gruppo di amici, accomunati dalla fede cristiana, di uscire dal torpore culturale e dalla povertà di relazioni che caratterizzano sempre più il nostro tempo.

Candiasco è il nome del primo gruppetto di case con cui nel medioevo si identificava il luogo dove sarebbe sorta l’odierna cittadina di Casarza Ligure, località d’origine e di residenza di molti di noi. Il nome che abbiamo pensato indica l’attenzione alle nostre radici e l’interesse per questa terra, ma senza il ripiegamento su di essa. Amiamo pensare Candiasco come il ritorno a quel bisogno di fare comunità su cui abbiamo costruito, tra limiti e conquiste, la nostra civiltà.

Uscire dalla solitudine delle nostre case, discutere insieme i problemi e le opportunità della nostra epoca, scoprirne i tesori nascosti, gli uomini, le opere, il pensiero e le speranze: questi sono gli ideali e insieme gli obiettivi del nostro Centro. Il nostro impegno è pertanto anche politico, nel senso culturale ma non elettorale del termine.

Per perseguire questi ideali ci proponiamo il metodo dell’incontro e del confronto con coloro che vorranno condividere con noi quest’avventura. Auspichiamo che il Centro Culturale Candiasco possa farsi promotore di convegni, tavole di discussione, mostre, concerti, proiezioni di documentari, cineforum, gite, presentazioni di libri e opere d’arte.

La diffusione del presente manifesto coincide inoltre con l’apertura del blog internet del Centro, primo strumento di aggregazione e divulgazione della sua opera.

gli ideatori
Casarza Ligure, Italia