venerdì 25 gennaio 2008

Leggere un libro di poesie mentre nei tg rimbalza la notizia della caduta del governo


Giovanni Descalzo (1902-1951)

L’incontro col poeta Enrico Rovegno non ha esaurito i suoi effetti al termine della serata nella quale si è svolto, ma –almeno per quanto mi riguarda- li sta ancora producendo. Sono state, infatti, le innumerevoli sollecitazioni di qualche giorno fa a farmi accostare nuovamente dopo tanto tempo ad un libro di poesie. Non il primo che mi sia venuto a mente e neppure un classico da letteratura approvata o da programmi ministeriali. Semplicemente un libro a me molto caro che mi andava di riscorrere alla luce di quanto ascoltato venerdì scorso. La Vana fatica di Giovanni Descalzo, una raccolta postuma di tutta l’opera poetica del poeta sestrino scomparso prematuramente cinquantasette anni or sono. Partito con l’intenzione di leggere qualche verso soltanto, ho finito per rileggerlo tutto. Ho fatto presto. Mi ha fatto bene.

La vana fatica

Perché scandire ritmi

su parole sonanti,

ripetute con metro variato?

Odile in me le voci, i canti, gli echi,

le pause, i silenzi:

io sono il mare che crea,

tu sei la risonanza che ripete:

non è vano il tuo verso?

Sestri Levante, 1928-1930


Giovanni Descalzo, Risacca

lunedì 21 gennaio 2008

Incontro con il poeta Enrico Rovegno


Tema importante, relatore brillante, atmosfera conciliante. Questi sono stati i principali ingredienti della succulenta “pietanza culturale” offerta venerdì scorso dal Centro Culturale Candiasco grazie a Enrico Rovegno. Un piatto casereccio eppure raffinato. Una dotta lectio magistralis liberata  dai "dallaltoinbassismi" dell'accademia. Un tono cordiale per una relazione originale, appassionante e ricca di squisite citazioni. In altre parole: per chi c'era una serata diversa da tante serate uguali, un'occasione perduta per gli altri.



Ancora un sentito ringraziamento a Enrico Rovegno per la sua affabile disponibilità e al Gruppo Ritrovo per la sua consueta ospitalità. Alla prossima.